Cronaca Maddaloni

Chiesta tangente milionaria: in manette il sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia

I carabinieri del Comando Compagnia di Maddaloni, coordinati dai Magistrati della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ad agli arresti domiciliari, emessi dal GIP presso il locale Tribunale, nei confronti di 5 indagati, (2 in carcere e 3 agli arresti domiciliari), tra cui il sindaco del comune di Maddaloni Rosa De Lucia (nella foto), altri appartenenti all’amministrazione comunale (l’assessore Cecilia D’Anna ed il consigliere comunale Giuseppina Pascarella) ed un imprenditore, Alberto Di Nardi di Vitulazio, operante nel settore dei servizi ecologici (Ditta Dhi), tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, tentata induzione indebita a dare e promettere qualcosa e peculato in concorso.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari sono state notificate informazioni di garanzia in ordine ai reati di corruzione per un consigliere comunale di maggioranza Giancarlo Vigliotta e, per peculato, nei confronti del Comandante della Locale Polizia Municipale Bartolomeo Vinciguerra.

I carabinieri hanno anche proceduto al sequestro preventivo di un importo di circa 1.000.000,00 di euro a carico dell’imprenditore destinatario del provvedimento cautelare.

E’ stato l’imprenditore Antonio Scialdone, già ex- direttore generale del Consorzio Unico dei Rifiuti di Caserta, a far scattare le indagini denunciando che, nel luglio 2015, fu avvicinato dal sindaco Rosa De Lucia che gli propose di fargli vincere l’appalto per la gestione dei rifiuti a Maddaloni facendogli avere in anticipo tutta la documentazione in cambio di una tangente pari al 10% dell’importo totale della gara (24 milioni di euro in 5 anni).

E’ lo stesso Antonio Scialdone, come risulta dagli atti, ad aver inoltre denunciato di essere “…a conoscenza che, nel corso del mese di luglio del 2014, in prossimità dell’approvazione del Bilancio, ci sono stati dei dissidi tra i vari consiglieri comunali ed in particolare con il consigliere Giusy Pascarella, che hanno spinto il Sindaco Rosa De Lucia ad elargire diverse somme di denaro in contanti agli stessi al fine di far rientare il problema. Nell’occasione il sindaco Rosa De Lucia, in aggiunta alla somma di denaro che percepisce mensilmente dalla ditta DHI di Alberto Di Nardi pari a 10/15.000 euro così come dettomi da Di Nardi personalmente, ha chiesto il suo aiuto economico al fine di accattivarsi materialemente la predetta consigliera comunale. Sono a conoscenza che – ha aggiunto – la tangente mensile, pagata dal titolare dell’azienda DHI Alberto Di Nardi, viene elargita al Sindaco De Lucia attraverso la consegna del denaro in contanti portati personalmente dal predetto. Inizialmente sono a conoscenza che la somma di denaro veniva consegnata dall’imprenditore direttamente al Sindaco nel suo ufficio del Comune. Attualmente si dice che il Sindaco riceva a casa della mamma che vive a Maddaloni. Del resto, come ho riferito nell’atto di denuncia, anche a me fu detto di incontrarci a casa della mamma del Sindaco. In particolare sono a conoscenza – ha precisato Scialdone – che, con i soldi di Alberto Di Nardi, Rosa De Lucia nel 2014 ha acquistato un viaggio per la Francia unitamente a Cecilia D’Anna ove si sarebbero sposate ad Antibes. Con tale denaro avrebbe anche acquistato i mobili per la casa di Santa Maria a Vico“.

L’azienda dell’imprenditore risulta, con 300 dipendenti sparsi in vari comuni, come una fra le maggiori del casertano. La Dhi (Di Nardi Holding) si occupa di servizi ecologici e gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani a Maddaloni e nei comuni di Santa Maria Capua Vetere, San Nicola la Strada, Bellona, Pontelatone, Roccaromana, Teverola, Cesa e Vitulazio. Nata solo 5 anni fa, in pochi anni ha fatto incetta di appalti riuscendo ad ottenere continue proroghe e rinnovi contrattuali. La stessa De Lucia aveva ricevuto richiami formali dalla Prefettura di Caserta che la invitava a lanciare una gara d’appalto per affidare il servizio di raccolta dei rifiuti, ma questo non avveniva. Di Nardi infatti, secondo la procura, “pagava” la De Lucia per poter mantenere il servizio.

Quale conseguenza diretta dell’arresto del sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia, il prefetto di Caserta Arturo De Felice l’ha immediatamente sospesa dalla carica.

La gestione del Comune è stata assunta dal vice-sindaco Michele Di Nuzzo che, nella nota della prefettura, viene richiamato, insieme al segretario comunale, alla “consapevole attenzione sui principi di legalità e correttezza che devono regolare la vita amministrativa degli Enti Locali“.

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