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Marco Giuri a “Cestisticamente Parlando”

Marco Giuri a “Cestisticamente Parlando” di Radio PRIMARETE Caserta da ora anche in podcast. Trentatreesimo appuntamento con “Cestisticamente Parlando”, il magazine settimanale di Radio PRIMARETE in onda ogni martedi dalle 19:35 alle 20:55 (in replica ogni giovedì alle 0:05 e in podcast sul canale Youtube “Cestisticamente Parlando” e sulla pagina Facebook “Cestisticamente Parlando – Radioprimarete”) e condotto in studio da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto ed Eugenio Simioli (con la regia di Imma Tedesco).

Marco Giuri:

La tua opinione sulla stagione della JuveCaserta e sulla tua personale?
La stagione è stata ovviamente difficile per i noti problemi di infermeria, però anche nei momenti di difficoltà, salvo rari casi, abbiamo avuto la forza di ripartire sempre e non mollare mai. La mia annata è stata molto positiva, ho avuto molti minuti e responsabilità fin da subito, mi reputo soddisfatto della stagione.

Quali sono stati i momenti più belli di questa stagione?
Ne cito tre: la grande rimonta di Avellino, la partita di Torino e l’ultima partita in casa contro Trento. Ovviamente sono tre vittorie!

Meno di 4 secondi dalla fine e i due tiri liberi più importanti della tua stagione. Cosa hai pensato in quel momento?
Ho cercato di non sentire nessun coro, di restare sempre concentrato e guardare solo il canestro. Mi è capitato altre volte di tirare tiri liberi importanti e li ho segnati proprio perché non ho pensato al contesto che avevo attorno, ma solo a fare canestro.

Hai giocato in questa stagione di Lega A molti più minuti rispetto alle tue tre precedenti stagioni in A2. Pensi che gli italiani che giocano in A2 possano essere all’altezza della Lega A?
Assolutamente si, gli italiani ci sono, però alcuni si accontentano, pensando magari solo all’aspetto economico e non a fare il salto di qualità, altri ritengono che la loro dimensione sia la A2 e altri ancora, tra i quali me, che hanno voluto provare questa esperienza dopo tanti anni di gavetta. Però sono convinto che gli italiani ci sono e possono starci in questo campionato. Per quanto mi riguarda, è meglio giocare in Lega A che in A2 perché il livello fisico è diverso e certi contatti vengono tollerati maggiormente.

Adesso ti trovi a Brindisi. Ti fermerai lì a lungo? (radiomercato vede Brindisi vicina al play della JuveCaserta nds)
Non lo so, in questo momento si dicono tante cose, ma per ora non mi ha chiamato nessuno, penso solo a godermi le vacanze…

Un tuo giudizio personale sui playoff? Chi vince lo scudetto?
Penso che Reggio Emilia sia la favorita per lo scudetto, perché Milano è ancora alla ricerca dell’assetto ideale dopo il recupero di Gentile. Tuttavia credo che questi playoff saranno equilibrati ed avvincenti fino alla fine.

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