Sport

VolAlto Caserta: rinnovo dei vertici societari, nascita della Fondazione e campagna acquisti di valore.

Si è riunito il nuovo Consiglio di Ammistrazione della VolAlto Caserta.

All’ordine del giorno il riassetto societario, il rinnovo delle cariche e dell’organigramma societario. L’Assemblea ha nominato presidente Carlo Barbagallo (a sn nella foto) e suo vice Antonio Montanino. Tre i Consiglieri delegati: Agostino Barone (a dx nella foto), con delega alle relazioni esterne, Enrico Oliviero, delegato per la tesoreria e Pasquale d’Aniello, con delega al settore tecnico ed al settore giovanile.

Sempre nella giornata odierna, presso lo studio del notaio Ronza, ha avuto ufficialmente genesi la Fondazione C’E’. Carlo Barbagallo ne è il presidente e Gabriella D’Ambrosio la sua vice.

La Fondazione ha poi acquisito tutte le quote della VolaAto asd divenendone quindi proprietaria del club. Ora, perché la Fondazione diventi operativa e quindi si perfezioni anche il passaggio delle quote della Volalto, si resta solo in attesa del riconoscimento e l’omologa da parte della Prefettura.

La Fondazione C’è – ha spiegato Barbagallo – nasce da una vecchia idea di un gruppo imprenditoriale casertano che intende promuovere il territorio attraverso società sportive professionistiche e dilettantistiche con particolare riferimento al settore giovanile. Lo sport come veicolo per promuovere il territorio e fare da inimitabile cassa di risonanza per eventi, congressi e fiere legate a  manifestazioni sportive. Assolutamente – ha proseguito il presidente volaltino – puntiamo alla valorizzazione dello sport come strumento di educazione e formazione personale e sociale in collaborazione con gli enti pubblici e privati  e le associazioni sportive. Poi – ha aggiunto – vogliamo dare la possibilità per lo sport di sfruttare in maniera equa gli impianti sportivi esistenti anche attraverso la creazione di un Polo dello Sport. Infine puntiamo ad organizzare tornei, gare, manifestazioni sportive e formazione, valorizzandole con apposti eventi convegni ed incontri”.

Il nuovo Cda e la Fondazione saranno ufficialmente presentati nel corso della conferenza stampa in programma giovedì 23 giugno alle 16:30 presso il Salone degli Specchi, splendida location gentilmente messa a disposizione dall’Ept di Caserta.

Contemporaneamente al riassetto dei vertici societari,  non si è certo fermata la campagna acquisti della formazione casertana che ha l’obiettivo di una stagione di vertice nel prossimo campionato.

La società rosanera ha infatti ingaggiato Marylin Strobbe e Beatrice Agrifoglio, ovvero due pezzi da novanta della categoria.

Marylin Strobbe, reduce dalla cavalcata vincente di Forlì che fa il paio con la promozione ottenuta nel 2015 indossando la maglia di Vicenza, è una centrale di 188 cm. in cui si sposano alla perfezione potenza fisica e doti tecniche. Nata ad Arzignano in provincia di Vicenza, la sua carriera comincia nel 2004 quando viene ingaggiata dal Vicenza Volley con cui partecipa al campionato di Serie D. Al club di Vicenza resta in totale legata per sei stagioni, anche quando, nel 2009-10, dopo aver cambiato denominazione in Joy Volley Vicenza, la squadra veneta disputa la Serie A2.
La Strobbe viene convocata dalle nazionali italiane giovanili con cui vince la medaglia di bronzo al campionato europeo pre-juniores 2005 e quella d’oro al campionato europeo juniores 2006.
Nella stagione 2010-11 passa alla Polisportiva Antares di Sala Consilina, in Serie B1, dove resta per tre stagioni, partecipando, a seguito del ripescaggio della società, alla Serie A2 dalla stagione 2011-12.
Per il campionato 2013-14 veste la maglia della Pallavolo Scandicci, sempre in serie cadetta, categoria dove milita anche nella stagione successiva con l’Obiettivo Risarcimento Volley di Villaverla.

Beatrice Agrifoglio è, invece, giovane, talentuosa e già esperta pallegiatrice capace di vincere lo scudetto con Casalmaggiore. L’anno appena concluso l’ha vista confermarsi su livelli di eccellenza anche con la divisa di Filottrano con la quale ha raggiunto i play off promozione. Nata a San Sepolcro  il primo gennaio del 1994, la neo volaltina, nonostante la giovane età, vanta un curriculum sportivo di primissimo livello, curriculum dove fa bella mostra di se la conquista dello scudetto con la Pomì Casalmaggiore. Cresciuta pallavolisticamente nella squadra della sua città natale, la Agrifoglio ha mostrato il suo talento a Trevi (due stagioni in B1) per poi esordire in A2 a Casalmaggiore, società con cui ha sfiorato sul campo la promozione in A1 (poi arrivata tramite ripescaggio) e disputato, poi, due stagioni in massima serie, esperienza culminata con il titolo tricolore. Con il club cremonese la regista biturgense ha collezionato in tutto 31 presenze. A 21 anni, la voglia di giocare di più, di avere più spazio ha prevalso sul sogno Champions (poi vinto dalla Pomì) ed eccola approdare alla Filottrano dove guida le marchigiane alla storica qualificazione ai play off promozione in A1. Oggi è pronta per questa nuova sfida con la casacca di Caserta. “Sono rimasta colpita – eccole le prime parole della neo volaltina – dall’entusiasmo della società e dell’allenatore e ne condivido in pieno gli obiettivi che si vogliono perseguire  per questa stagione. Mi hanno parlato molto bene della società, delle persone che vi lavorano, del calore dei tifosi e dell’accoglienza speciale che Caserta riesce sempre a dare alle giocatrici. Sono certa – conclude la forte regista – che quella a venire sarà una stagione dove ci divertiremo sia noi come atlete che i tifosi che ci seguiranno”.

“Ci siamo  assicurati – ha detto il presidente volaltino Carlo Barbagallo – due giocatrici di assoluto valore. La Strobbe è una centrale di spessore, un fattore a queste latitudini. Come l’Agrifoglio, nelle ultime stagioni ha sempre vinto il campionato, quindi abituata a giocare per il vertice. Il loro arrivo, ovviamente, non vuole dire che Caserta si candida alla serie A1, ma certamente vuole essere un segnale forte del fatto che, come nell’anno appena concluso, anche in quello a venire vogliamo essere grandi protagonisti”.

(Antonio Luisè)

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