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Francesco Agnello vuole la Casertana FC ed incontra Luca Tilia

Non c’è pace intorno alla Casertana FC!

Non abbiamo neanche fatto a tempo a scrivere che l’ultima conferenza stampa è servita “a fare chiarezza sulle vicende un po’ convulse che hanno attraversato in questi ultimi giorni la società rossoblù” che “le acque” si sono immediatamente di nuovo “agitate”. E il riferimento alle “acque” non è puramente casuale…

Ancora non si era spento l’eco della conferenza stampa (e del rientro in società di Pasquale Corvino) che, sulla scia di quanto pubblicamente dichiarato dal Presidente Luca Tilia (“Sull’entrata in società di altri personaggi, siamo aperti a tutti coloro che vogliono collaborare”), Corvino è stato contattato dal massimo esponente di quel misterioso gruppo economico, disposto a rilevare in toto la società rossoblù, di cui si era fatto portavoce Roberto Fiorillo, preparatore atletico di indiscusso valore, che ha mosso i primi passi di una brillante carriera proprio nella Casertana dell’era Carammano per poi incrociare la strada di Materazzi.

Come riportato da Armando Serpe su sportcasertano.it, lo stesso socio nonchè ex presidente ha confermato il colloquio: “E’ tutto vero! Ho parlato con Francesco Agnello (nella foto) e ho ascoltato la sua proposta. Il punto è che chi detiene il 90% delle quote è Tilia, non io. Perciò è una trattativa che devono intavolare con Tilia. Io non posso essere garante o far da tramite per nessuno. La proposta è stata fatta a me, ma ho spiegato che devono riportarla direttamente all’avvocato Tilia”.

Ma quale è stata la proposta?

A svelarla è lo stesso imprenditore: “Ho parlato con Pasquale Corvino e sono pronto a prendere subito il 90% delle quote che ora appartengono all’avvocato Tilia. Lui uscirebbe di scena e resterebbero Corvino, Pascarella e Di Vico, ognuno proprietario delle proprie quote attuali. A loro si unirebbe Roberto Fiorillo così da costituire una società di casertani pronti a costruire nel tempo un club ambizioso. Per quanto riguarda l’aspetto economico, garantisco io personalmente per fideiussione in Lega Pro, per il pagamento dei debiti nei confronti di Lombardi e di tutti i debiti della società di cui siamo già ampiamente a conoscenza. Tra domenica e lunedì aspettiamo la risposta definitiva, anche perché in settimana dobbiamo pianificare l’inizio della stagione sportiva presentando direttore sportivo, allenatore e relativo staff tecnico con l’arrivo di quattro-cinque giocatori già bloccati. L’accordo prevede anche che da oggi e fino alla chiusura della trattativa non dovranno essere contrattualizzate figure tecniche come allenatore, direttore sportivo e altri calciatori”.

Ma chi è Francesco Agnello?

Originario di Torre Annunziata, il 51enne Francesco Agnello vive da anni a Roma. E’ proprietario della Fonterme SpA, con sede a Roma in Piazza di Pietra 44. Appartiene ad una nota famiglia di imprenditori e distributori di acqua, bibite e bevande, imparentata con i Voiello (quelli della pasta) e con i De Laurentiis. Negli anni ha trattato con Ferrarelle, San Pellegrino, Sangemini, Yoga, Campari, Cinzano. Non solo! Nel 2004, a seguito del crack del Gruppo Parmalat, tentò di rilevare la Streglio, storico marchio piemontese del cioccolato, ma l’azienda fu venduta successivamente all´imprenditore Antonio Borsci, anche se Agnello contestò l’assegnazione. Come dice lo stesso imprenditore “mio nonno Francesco ha inventato nel 1909 la gassosa con la pallina”. E “il pallino” …pardon! Meglio scrivere in questo caso: “la pallina” dell’acqua è il marchio oramai di famiglia. “La mia famiglia alla metà degli anni 80 – come detto dallo stesso Agnello – ha accantonato l’azienda industriale delle acque per dedicarsi alla distribuzione di bevande su larga scala. Abbiamo deciso così perchè non ci piaceva, diciamo, la situazione ambientale che si era creata. Ne siamo usciti, ma ora vogliamo tornare a scommettere ed a fare gli industriali del settore. Quello che abbiamo sempre fatto. Noi siamo del mestiere!” Ed ora gli interessi imprenditoriali di Agnello sono rivolti principalmente in Umbria: prima il tentativo – non riuscito! – di accaparrarsi la Sangemini e poi quello delle acque minerali del gruppo Tione (di cui il marchio più conosciuto è l’acqua minerale “Claudia”) con una proposta di investimento pari a due milioni e mezzo di euro.

Per quanto riguarda il mondo del calcio professionistico, i precedenti di Francesco Agnello sono in verità abbastanza “burrascosi”. Nel 2002 acquistò la Sanbenedettese da Gaucci. Ma poco dopo lo stesso Gaucci dichiarò pubblicamente che la società marchigiana era tornata a lui perché Agnello l’aveva pagata con assegni scoperti. Agnello rispose che l’accordo era invece “saltato” perché l’ex patron del Perugia aveva tentato di confezionargli un “bel pacco”. La faccenda andò avanti per un pò, creando rancori tra le due parti. Dopo un periodo di “silenzio”, l’imprenditore di Torre Annunziata tornò a farsi vivo qualche anno dopo per tentare di acquistare il Foggia. Ma la stampa locale iniziò un campagna contro di lui pubblicando che Agnello era all’epoca amministratore unico di svariate aziende che risultavano però inesistenti agli indirizzi riportati sulle iscrizioni della Camera di Commercio. L’affare non si concretizzò in quanto non si andò mai oltre un pourparler! Altro silenzio e poi Agnello ritorna alla carica nel 2010 per tentare di acquisire il Torino da Urbano Cairo che era intenzionato a cedere il club granata. Ma anche questa rimase una “pura intenzione” in quanto non vi furono mai incontri “seri” tra le parti. Ora la Casertana! Come comunicato da entrambi, Luca Tilia e Francesco Agnello in queste ore sono a colloquio a Roma per tentare di trovare un accordo. Se son rose… sperando però che i diretti interessati risparmino alla tifoseria rossoblù spine e dolori!

(Vincenzo Gazzillo)

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