Cronaca Provincia di Caserta

“Rogo di Pascarola: danno alla salute della collettività per almeno 7 anni”

Bisogna allontanare bambini piccoli e donne incinte residenti a tre km dal rogo di Pascarola“. E’ l’allarme lanciato dai medici per l’Ambiente dell’Isde dopo l’emergenza nata a seguito all’incendio di rifiuti plastici alla Di Gennaro di Pascarola, a poca distanza da Marcianise e dai comuni atellani.

A rilanciare il pericolo per i possibili danni alla salute in seguito all’incendio è stato il dottor Gaetano Rivezzi che aggiunge: “Non siamo solo preoccupati per il grave danno ambientale per questi incendi di natura dolosa (probabilmente organizzati da chi gestisce il destino dei rifiuti industriali), ma denunciamo un danno di salute acuto e persistente per almeno 7 anni, certificabile come rischio certo per i bambini sotto i tre anni di età e per le donne in gestazione che vivono nel raggio di tre km dalla nube tossica di Caivano.

( Gaetano Rivezzi )

Le sostanze chimiche rilasciate dalla combustione di plastiche e altri materiali – continua Rivezzi – creano liberazione di diossine, pcb-diossinosimile e altri pops (inquinanti organici persistenti con caratteri di cancerogenecità, acronimo inglese di “persistent organic pollutants” cioè sostanze chimiche molto resistenti alla decomposizione e che si accumulano nei tessuti biologici umani). Il rischio di danno di salute coinvolge la popolazione e la prevenzione collettiva dell’Asl non può limitarsi a chiudere le finestre.

Riteniamo insufficienti tali misure – conclude il rappresentante dei medici per l’Ambientecome abbiamo perplessità sul monitoraggio tecnico dell’Arpa con cui vorremmo confrontarci per la valutazione che viene attribuita all’evento. Pertanto abbiamo intenzione di coinvolgere la Procura della Repubblica con un esposto in cui si denuncia l’aggravante di danno di salute pubblica al reato di disastro ambientale“.

Intanto il consigliere regionale Gianpiero Zinzi, presidente della Commissione “Terra dei Fuochi, ecomafie e bonifiche” ha chiesto alle Asl di Caserta e Napoli 2 Nord di allargare il raggio dei comuni interessati dalle prescrizioni dell’Asl in seguito all’incendio scoppiato alla ‘Di Gennaro’ di Caivano.

( Gianpiero Zinzi )

Per il consigliere casertano il raggio andrebbe infatti esteso “anche a Gricignano d’Aversa, Teverola, Casaluce, Frignano, Macerata Campania, Recale, Casagiove, Portico di Caserta, Capodrise, Caserta, Cesa, Carinaro, Aversa, Succivo, Sant’Arpino, San Nicola La Strada, San Marco Evangelista e Maddaloni. Per qualcuno è una precauzione eccessiva? Io la definisco invece una prudenza necessaria, vista anche l’incognita del vento”.

L’Asl ha chiesto ai sindaci di 8 comuni (tra cui Marcianise e Orta di Atella) di adottare tutte le forme di cautela possibili a tutela della salute pubblica. E, tra queste, il consiglio di uscire il meno possibile per evitare l’esposizione a sostanze che potrebbero essersi disperse nell’aria in seguito al rogo.

Tra le altre disposizioni c’è l’obbligo di tenere chiuse finestre ed infissi, oltre alle cautele da adottare per mangiare frutta e verdura, sia da parte dei venditori, sia da parte dei consumatori.

Infine vi è l’obbligo per i presidi ospedalieri di spegnere gli impianti di areazione nelle sale operatorie e nei reparti di radiologia. E, con questo caldo, tale divieto equivale quasi ad una chiusura dei reparti.

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