Cronaca Politica Provincia di Caserta

Concorso esterno in associazione camorristica: arrestato Carmine Antropoli (Forza Italia), ex-sindaco di Capua

I carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda, nei confronti di Carmine Antropoli, ex sindaco di Capua, per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, e di Francesco Zagaria, imprenditore di Casapesenna, stabilitosi nel territorio capuano.

Antropoli (Forza Italia), 56 anni, primario del reparto di Chirurgia Generale 3 dell’ospedale Cardarelli di Napoli., è stato sindaco di Capua per due consiliature consecutive, dall’anno 2006 al 2016.

Zagaria è ritenuto responsabile di associazione di tipo mafioso, duplice omicidio aggravato dalle finalità mafiose e violenza privata aggravata dal metodo mafioso. Meglio noto come “Ciccio ‘e Brezza” e “sentenza“, Zagaria ha assunto il ruolo di elemento apicale del clan camorristico “dei Casalesi” – fazione Zagaria ed era stato già arrestato per i reati per concorso esterno in associazione di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni, nonché di un provvedimento di sequestro preventivo di due società a lui riconducibili, operanti nel settore dell’edilizia e in quello caseario. Era diventato anche l’uomo di fiducia del capo clan Michele Zagaria  “…il quale lo impiegò con funzioni di ausilio nell’esecuzione del duplice omicidio di Sebastiano Caterino e Umberto de Falco, commesso a Santa Maria Capua Vetere il 31 ottobre 2003”.

Il provvedimento restrittivo costituisce il risultato di una prolungata attività investigativa, avviata nel 2015 anche con l’ausilio di attività tecniche e terminata nel luglio 2018, confermata da convergenti dichiarazioni di importanti collaboratori di giustizia.

In base a quanto emerso dalle indagini, il clan camorristico dei Casalesi avrebbe condizionato lo svolgimento delle elezioni amministrative per il Consiglio comunale di Capua svoltesi il 5 giugno 2016.

In particolare Antropoli avrebbe commissionato al clan camorristico dei Casalesi il prendere a schiaffi un avversario politico, l’imprenditore Domenico Di Lillo, per intimargli di ritirarsi dalle elezioni (il che è poi di fatto accaduto). L’aggressione, messa concretamente in atto da Francesco Zagaria, sarebbe avvenuta nello studio medico dell’ex sindaco di Capua. Inoltre, secondo gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia, Antropoli avrebbe anche garantito l’assegnazione di alcuni appalti alle ditte degli imprenditori del clan Zagaria e del clan Schiavone.

Nell’ordinanza di custodia cautelare, i giudici hanno, tra l’altro, testualmente scritto: ” …grazie alla forza di intimidazione di Francesco Zagaria, affiliato al clan “dei casalesi” (fazione Zagaria), Carmine Antropoli, all’interno del suo studio medico, con percosse a cui ha dato luogo materialmente lo Zagaria, ha indotto un avversario politico a ritirare la candidatura alla carica di consigliere comunale. Inoltre, Carmine Antropoli è risultato gravemente indiziato di avere stretto un patto con Francesco Zagaria e con Martino Mezzero (altro affiliato al clan dei casalesi) per assicurare dei voti ad altro candidato, pure appartenente al gruppo politico di Antropoli“.

Condividi!