Caserta Cultura

Più di 40mila persone, durante le festività natalizie, hanno scelto di visitare la Reggia di Caserta

Oltre 40mila persone hanno deciso di approfittare delle festività natalizie per visitare la Reggia di Caserta e l’annesso Parco.

Un trend di crescita costante quello registrato dal Complesso vanvitelliano che, dall’istituzione dei musei autonomi voluta nel 2014 dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini, ha raddoppiato il numero di visitatori nel periodo compreso tra il 24 dicembre e il 6 gennaio.

La Reggia di Caserta si conferma un formidabile attrattore culturale e turistico, luogo privilegiato per trascorrere del tempo libero di qualità con un trend in ascesa.

I dati dei biglietti “delle Feste” lo confermano: dai 22.444 nel 2014, 25.838 nel 2015, 40.764 nel 2016, 30.158 nel 2017, 37.063 nel 2018 ai 43.813 di quest’anno.

Sono stati il 30 dicembre e il 2 gennaio i giorni di apertura ordinaria che hanno fatto registrare la maggiore affluenza, con 4.518 presenze nel penultimo giorno del 2019 e 4.619 nel secondo giorno del 2020 (primo giorno di apertura dell’anno della Reggia di Caserta).

Non solo numeri, però!

La Direzione della Reggia di Caserta ha infatti avviato in questi mesi un’attenta valutazione delle potenzialità e criticità del Complesso vanvitelliano, anche attraverso il contingentamento degli ingressi agli Appartamenti storici e un’indagine di soddisfazione del pubblico sui servizi offerti.

L’obiettivo è rendere l’esperienza di visita sempre più piacevole e occasione di arricchimento culturale ed emozionale.

Il Museo punta, infatti, a una fruizione inclusiva e ampliata quale strumento di crescita e benessere sociale, nell’ottica, tuttavia, dell’esigenza primaria e imprescindibile di tutela dell’inestimabile patrimonio materiale e immateriale in esso custodito.

A margine di questa legittima soddisfazione, vi è anche da segnalare che proprio in questi giorni è entrato in vigore il nuovo organigramma della Reggia vanvitelliana.

Non una rivoluzione né una ristrutturazione, ma bensì una riorganizzazione funzionale complessiva di uffici, ruoli ed incarichi fortemente voluta dal direttore Tiziana Maffei, nel tentativo di valorizzare al massimo le esperienze maturate e le indubbie capacità professionali del personale dipendente.

Per arrivare a tale scopo, la Maffei, in questi sei mesi dal suo insediamento, ha preso atto della pianta organica e valutato i singoli profili professionali, ascoltato e consultato le organizzazioni sindacali per poi procedere bilanciando le esigenze di servizio con la volontà di garantire un funzionamento del complesso vanvitelliano coerente con la mission museale.

In nuovo organigramma è stato articolato in cinque aree funzionali:

  • Quella direttiva (affidata ovviamente alla stessa Tiziana Maffei) in cui si è proceduto alla creazione di un nuovo settore, quello della Programmazione e sviluppo per la definizione delle linee di programmazione e di sviluppo dell’istituzione museale con l’organizzazione degli uffici in relazione agli obiettivi, il monitoraggio delle attività, la cura e gestione dei rapporti internazionali e delle partnership strategiche per l’attività di studio, ricerca, comunicazione scientifica e valorizzazione;
  • Amministrazione, finanze e gestione delle risorse umane di cui è responsabile Raffaele Traverso;
  • Marketing, fundraising, servizi e rapporti con il pubblico, pubbliche relazioni coordinata da Valeria Di Fratta;
  • Strutture, allestimenti e sicurezza diretta da Flavia Belardelli;
  • Cura e gestione delle collezioni, studio, educazione e ricerca, affidata a Giuseppe Oreste Graziano.

Nuovi ruoli anche per i fuzionari:

  • Enzo Zuccaro, in precedenza responsabile dell’ufficio di pubbliche relazioni e rapporti con la stampa, è ora il responsabile della segreteria di direzione e dell’area di vigilanza per la gestione del personale di custodia.
  • Vincenzo Mazzarella, confermato referente nel settore della valorizzazione, sarà ora affiancato da Vito Zamprotta.
  • Il delicato e strategico settore della comunicazione è ora a cura di Antonella Giannattasio e Valeria Di Fratta.
  • Responsabile del Parco con il Giardino inglese è stata nominata Letteria Spuria.
  • La responsabilità della tutela e della salvaguardia dell’Acquedotto Carolino e del Bosco di San Silvestro è stata invece affidata a Leonardo Ancona.

L’obiettivo è il miglioramento, in contemporanea, dell’efficienza amministrativa e della qualità dei servizi culturali offerti al pubblico.

Il tutto in attesa che venga al più presto rimpinguata la pianta organica sempre più carente a causa dei numerosi pensionamenti a cui non ha fatto seguito un indispensabile turn over con nuove assunzioni.

 

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