Cronaca Provincia di Caserta

Emergenza coronavirus. Presidente Conte: “I risultati sono incoraggianti, ma non possiamo cedere proprio adesso”

Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 98.273 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 147.577 i casi totali.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 29.530 in Lombardia, 13.350 in Emilia-Romagna, 11.576 in Piemonte, 10.647 in Veneto, 5.822 in Toscana, 3.301 in Liguria, 3.316 nelle Marche, 3.633 nel Lazio, 3.444 in Campania, 1.994 nella Provincia autonoma di Trento,  2.336 in Puglia, 1.398 in Friuli Venezia Giulia, 1.967 in Sicilia, 1.635 in Abruzzo, 1.317 nella Provincia autonoma di Bolzano, 752 in Umbria, 876 in Sardegna, 786 in Calabria, 602 in Valle d’Aosta, 279 in Basilicata e 193 in Molise.

Sono 30.455 le persone guarite. I deceduti sono 18.849, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

Questa in dettaglio la situazione in Regione Campania (Dati diffusi dall’Unità regionale di Crisi alle ore 23.59 di ieri:)

Totale positivi: 3.444
Totale tamponi: 31.745
Totale deceduti: 231
Totale guariti: 248 (di cui 175 totalmente guariti e 73 clinicamente guariti)
Il riparto per provincia:
Provincia di Napoli: 1.772 (di cui 741 Napoli Città e 1031 Napoli provincia)
Provincia di Salerno: 513
Provincia di Avellino: 397
Provincia di Caserta: 359
Provincia di Benevento: 149
Altri in fase di verifica Asl: 252

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di venerdì 10 aprile, ha confermato di aver predisposto un nuovo DPCM per prorogare le misure restrittive fino al 3 maggio.

Una decisione difficile – ha detto il Presidente Giuseppe Conte – ma una decisione necessaria di cui mi assumo la responsabilità, dopo essermi confrontato con il Comitato Tecnico Scientifico. I risultati della curva epidemiologica sono incoraggianti e ciò conferma che le misure restrittive stanno funzionando, ma non possiamo cedere adesso: rischiamo di perdere i risultati fin qui raggiunti.

Il Presidente del Consiglio dei ministri ha raccomandato di tenere alta la soglia dell’attenzione anche in questi giorni di festa, per Pasqua come per i ponti del 25 aprile e del 1° maggio.

Riaprono librerie, cartolibrerie e negozi per neonati e bambini

La proroga prevista dal DPCM, appena firmato, vale anche per le attività produttive. L’intenzione è di allentare il primo possibile le misure per far ripartire le attività economiche, ma non ci sono ancora le condizioni perché ciò sia possibile.

Rispetto alle precedenti misure restrittive relative alle attività commerciali, nel DPCM ci sono alcune piccole variazioni, che riguardano parziali riaperture. In particolare, riapriranno dal 14 aprile sempre nel rispetto delle indicazioni di distanziamento sociale: le librerie, le cartolibrerie, i negozi per neonati e per bambini, la silvicoltura, cioè il taglio dei boschi necessario per il rifornimento dei combustibili, e altre attività forestali.

La fase due

Giuseppe Conte ha poi ricordato che “il Governo è già al lavoro per programmare la fase due, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro Paese. Il programma – ha dichiarato Conte – poggia su due pilastri: l’istituzione di un Gruppo di lavoro di esperti e il Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro“.

Il Gruppo di esperti sarà presieduto da Vittorio Colao e costituito da professionalità diverse, selezionate fra le eccellenze italiane. Il Gruppo di esperti dialogherà con il Comitato Tecnico Scientifico, per disegnare un nuovo modello organizzativo.

Il secondo pilastro è il rafforzamento del Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, già siglato il 14 marzo.

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