Cronaca Provincia di Caserta

Scoperta a Sessa Aurunca una coltivazione illegale di oltre 36 quintali di piante di canapa indiana

I finanzieri della Tenenza di Sessa Aurunca, nell’ambito degli ordinari servizi di presidio economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti disposti dal Comando Provinciale sull’intera circoscrizione casertana, hanno scoperto un’estesa coltivazione illegale di droga realizzata all’interno di una serra insistente su un terreno nella disponibilità di un imprenditore agricolo – il 38enne Alessio Martino, originario della zona flegrea, ma da anni residente a Sessa Aurunca – pervenendo al sequestro di oltre 36 quintali di piante di canapa indiana.

La scoperta è avvenuta a seguito di un controllo su strada effettuato dai militari ad un autocarro, risultato di proprietà della stessa azienda agricola e condotto da un dipendente di questa, a bordo del quale si trovavano quattro braccianti di nazionalità indiana, tutti privi del permesso di soggiorno e di un regolare contratto di lavoro.

Tale circostanza ha indotto la pattuglia operante ad estendere il controllo direttamente presso la sede dell’azienda dove, nel corso dell’ispezione, si accertava che una delle serre abitualmente utilizzate per la coltivazione di prodotti ortofrutticoli, era stata interamente “riconvertita” e destinata alla produzione di marijuana.

Al suo interno, infatti, si trovavano ben 1500 piante di “canapa indica” aventi un’altezza superiore ai 3 metri e prossime alla fioritura, la cui vegetazione era supportata da moderni sistemi di irrigazione a goccia e di aereazione per il ricircolo dell’aria.

L’intero raccolto, una volta lavorato ed essiccato, avrebbe prodotto almeno 1000 kg. di marijuana, per un valore di mercato, al dettaglio, di oltre 5 milioni di euro.

L’imprenditore Alessio Martino, titolare di un’azienda agricola molto conosciuta in tutta la zona aurunca per l’enorme quantità prodotta di frutta ed ortaggi, è stato tratto in arresto in flagranza di reato e, su disposizioni del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, associato alla locale Casa Circondariale, in attesa di essere giudicato in relazione ai delitti di coltivazione, detenzione e traffico illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope nonché di sfruttamento di manodopera irregolare.

Successivamente, dinanzi al Giudice per l’udienza di convalida del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessio Martino ha ammesso la sua colpevolezza, tentando di giustificarla con il tentativo di risolvere in tal modo gravi problemi economici che lo affliggono: per questo avrebbe accettato di coltivare marijuana per poi venderla ad un acquirente straniero.

Al termine dell’udienza il giudice ha convalidato il fermo, pur accogliendo la richiesta del legale dell’imprenditore con la concessione del beneficio degli arresti domiciliari.

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