Caserta Sport

JuveCaserta on the road #5: intervista a Diego Jordan Lucas

Al ferro, con i retrorazzi, di prepotenza, a concludere di potenza, spesso un canestro decisivo, anche quando l’attacco sembra non girare, anche a costo di crearsi dal nulla un tiro da solo. Non ci potrebbe essere una descrizione più calzante per Diego Jordan Lucas, un agente in missione al servizio della Ble Decò JuveCaserta 2021 cara al presidente Francesco Farinaro, uno di quelli che ha scelto di rimanere a vestire la maglia bianconera e che quest’anno avrà la possibilità di allargare i suoi orizzonti cestistici giocando anche nello spot di guardia laddove la passata stagione era il cuore della cabina di regia.

Sorriso di quelli che ti sfidano, voglia di divertirsi e un talento che si mescola anche a quel briciolo di follia cestistica che non guasta affatto, Agent Zero – dal suo numero di maglia – è come una di quelle auto da corsa che sfidano l’asfalto e il percorso fino alla prossima curva, senza mai riposare. E visto che di chilometri questa squadra ne ha da macinare ancora parecchi, uno dei suoi piloti di punta deve essere gentile con il mezzo a sua disposizione: “Se si vuole spingere il pezzo di un macchinario fino al limite e pretendere che comunque tenga, bisognerà imparare a capire in qualche modo dov’è quel limite; perché esiste un giro perfetto, in cui non c’è nessun errore, nessuna sbavatura, e ogni cambio di marcia, ogni curva, è assolutamente perfetta”. È da qui che si inizia a lastricare la strada delle vittorie.

Allora Diego, lo scorso anno hai ricominciato un nuovo capitolo della tua vita tornando in Italia. Quanto è diverso, nel campo e fuori, il Diego Lucas 2023 rispetto a quello 2022? Allora, personalmente, venendo da 5 anni di college e avendo il sogno di giocare da professionista, l’anno passato ho cercato di raggiungere il mio livello, una mia dimensione, cercando di fare il più possibile per i miei compagni. Il Diego Lucas di quest’ anno è sicuramente più esperto nell’ambito del panorama italiano, è uno che ora sa usare la testa negli allenamenti, riesce gestire meglio le situazioni sul campo, e questo è un ottimo punto di partenza per iniziare la stagione.

Hai scelto di restare a Caserta, dove ora ci sono certezze e prospettive diverse, compagni vecchi e nuovi, nonchè una stagione itinerante alle porte: ti senti un leader di questo gruppo e come puoi motivare e spingere i tuoi compagni più in avanti sempre a cercare il limite? Penso di esserlo, anzi, spero davvero di essere un leader di questa squadra. Di sicuro ho già un rapporto con lo staff tecnico, so bene cosa fare in allenamento e in gara, so come gestirmi e come fare del mio meglio per aiutare i miei compagni, proprio perché sono dentro a questo ambiente e so come funzionano le cose. In campo ho molta energia, do tutto, magari non do un esempio con la voce, ma cerco di mostrare chi sono, come lavoro e dove vogliamo arrivare con l’esempio, la dedizione, con i fatti.

Quest’anno sarai chiamato ad un ruolo leggermente differente rispetto alla scorsa stagione, pensando meno alla creazione di gioco e con più libertà offensiva. Come procede la transizione? Sono in fase di crescita per il ruolo di guardia, è stato un cambiamento significativo e mi ci sto abituando. Ho ancora la mentalità del play che pensa prima ai compagni, ma questo passaggio a guardia non mi spaventa, anzi. Non mi dispiace come ruolo, certo che bisogna entrare nel ritmo giusto, nel costruirsi anche da soli dei tiri e soprattutto bisogna mandarli a bersaglio…

Manca poco più di una settimana all’inizio del campionato, oramai molto è già stato fatto. Con quanta benzina nelle gambe arriva questa squadra all’esordio e cosa deve vederla ancora crescere? L’appuntamento è vicino, il 30 settembre contro Desio sarà partita vera, entrambe le squadre arriveranno pronte alla sfida, tutti vogliono vincere e mostrare il meglio di sé all’esordio. Posso garantire che saremo carichi al massimo e vogliosi di dimostrare il nostro valore fin dalla prima partita. Peccato in questa prestagione non aver proseguito il percorso in Supercoppa, ma ora non c’è tempo per guardare indietro. Occhio sulla strada e sguardo proiettato in avanti, alla prossima sfida.

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