Caserta Castel Morrone Cultura San Nicola La Strada

Il “Codice Leuciano” spiegato ai bambini: come ricordare i diritti attraverso il cinema

Nell’ambito del progetto “Il Codice Leuciano: ricordare i diritti attraverso il cinema” che il Liceo Artistico Statale “San Leucio” di Caserta ha visto finanziato nell’ambito del bando CIPS – Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione promosso da MiC – Ministero della Cultura e MIM – Ministero dell’Istruzione e del Merito, hanno partecipato come partner l’Istituto Comprensivo CAPOL. D.D. di San Nicola la Strada e l’Istituto Comprensivo Statale “Collecini – Giovanni XXIII” San Leucio – Castel Morrone.

Il bando mira a sostenere l’educazione visiva a scuola e le azioni sono orientate a promuovere la didattica del linguaggio cinematografico e audiovisivo in classe.

In questo modo gli studenti e i docenti acquisiscono strumenti e metodi di analisi per conoscere la grammatica delle immagini e avere la consapevolezza della natura e della specificità del loro funzionamento.

Il Codice Leuciano: ricordare i diritti attraverso il cinema si basa sullo Statuto voluto dalla sovrana Maria Carolina d’Asburgo-Lorena nell’ambito delle poderose riforme in tema di diritto che si andavano facendo nel Regno di Napoli alla fine del ‘700 e i cui pilastri operativi – ispirati ai principi di uguaglianza, solidarietà, assistenza, previdenza sociale, diritti umani – erano tre: l’educazione veniva considerata l’origine della pubblica tranquillità; la buona fede come prima delle virtù sociali; e il merito, la sola distinzione tra gli individui.

Esso tratta alcuni dei problemi ancora oggi urgenti e dibattuti, anticipando le conquiste giuridiche in tema di libertà e benessere sociale. Ma a duecento anni da questo esperimento, ci troviamo oggi a vivere in una società che ha rimosso la memoria, fallendo la sfida della modernità.

L’obiettivo del progetto quindi è proprio quello di fornire ai ragazzi, anche quelli delle scuole medie, quei mezzi di espressione e comunicazione attraverso i quali incanalare le proprie emozioni e pensieri, riflettere sugli eventi e guardare il mondo trovando un modo per interpretarlo e, alla fine, comprenderlo; e, allo stesso tempo, utilizzare questi strumenti per valorizzare il patrimonio culturale locale in stato di abbandono con maggiore efficacia in modo da generare e stimolare identità, produzione culturale, coesione, innovazione sociale così come inteso dalla Convenzione di Faro.

Abbiamo parlato di questa esperienza con le referenti Valeria Diani dell’ICS CAPOL. D.D. di San Nicola la Strada ed Antonia Vetrone dell’ICS Collecini di Castel Morrone.

  • Quale è la vostra impressione circa questo progetto ed i suoi obiettivi?

Il progetto è stato seguito con interesse dagli studenti – afferma Diani – che si sono confrontati con un “codice” comunicativo nuovo e di grande interesse per loro. Si sono approcciati con curiosità e hanno apprezzato molto la metodologia laboratoriale ed il loro essere protagonisti nelle varie fasi creative. In qualità di referente ho cercato di creare tutti i presupposti per veicolare le informazioni e favorire l’organizzazione che, coinvolgendo più scuole, era naturalmente complessa.”

L’impressione – conferma Vetrone – è stata sicuramente molto positiva: il progetto ha favorito la maturazione e il consolidamento delle conoscenze storiche e relative al mondo cinematografico, delle capacità espressive e operativo-motorie. Esso ha anche consentito lo sviluppo di una maggiore conoscenza di sé, delle proprie capacità, potenziando l’autocontrollo e l’autostima”.

  • Come vi è sembrato l’approccio degli studenti al progetto? Avevate già avuto modo di parlare de Il Codice Leuciano?

Gli studenti non conoscevano nello specifico il “Codice Leuciano” – confessa Diani – e solo alcuni erano al corrente del valore storico e culturale del Sito patrimonio Unesco. Per cui il percorso ha permesso solo di approfondire anche questi aspetti più specificatamente storici e legati al patrimonio culturale del territorio”.

Avevo già accennato al progetto – riferisce Vetrone – anche se soltanto in parte. Gli studenti sono stati molto curiosi e volenterosi; l’interesse suscitato dalle tematiche trattate e dalle attività proposte è stato elevato”.

  • Secondo Voi quanto è importante il passato per immaginare e costruire il futuro?

Sicuramente non si può guardare al futuro consapevolmente –  è il parere della Diani – senza conoscere la nostra storia ed i valori che ci hanno permesso di arrivare dove siamo. Questo progetto è stato significativo per guardare con occhi creativi un pezzo importante della nostra storia”.

Dello stesso è la Vetrone: “Ricordare il passato è assolutamente importante per creare il futuro. Il percorso umano ha bisogno di avere un senso e sapere da dove veniamo è essenziale per capire dove si sta andando”.

  • Quanto e come può incidere un’educazione al cinema, con i suoi valori sociali, culturali ed educativi, sui ragazzi che vivono in aree periferiche?

Il cinema, come il teatro, sono – dichiara Diani – importanti strumenti di crescita e riflessione nelle scuole, sia quando vengono fruiti in qualità di spettatori che quando, come in questo caso, permettono ai ragazzi di entrarci da protagonisti. Permettono di dar voce alla storia e all’immaginazione, ma permettono anche ai ragazzi di esprimere sé stessi ed il proprio mondo interiore”.

Un’educazione al cinema – ribatte Vetrone – può essere estremamente efficace sui ragazzi che vivono in aree periferiche, in quanto favorisce la crescita interiore, facilitando l’espressione delle emozioni, e portando ad una migliore vita relazionale con gli altri”.

  • Il progetto può essere fonte di ispirazione per altre attività aventi il cinema come caposaldo?

Sicuramente! È un linguaggio familiare ai ragazzi – affermano entrambe – che esercita su di loro una forte attrattiva”.

Il progetto è coordinato dalla scuola capofila Liceo Artistico Statale “San Leucio” di Caserta guidato dalla Dirigente scolastica, prof.ssa Immacolata Nespoli e dal Responsabile Scientifico, Prof.ssa Angela Capasso, avente partner l’Istituto Comprensivo CAPOL. D.D. di San Nicola la Strada guidato dalla Prof.ssa Patrizia Merola e l’Istituto Comprensivo Statale “Collecini – Giovanni XXIII” San Leucio – Castel Morrone guidato dal Prof. Antonio Varriale.

Condividi!