Caserta

Scandalo cimitero Caserta: 14 avvisi di garanzia

I carabinieri della compagnia di Caserta, al termine di complessa ed articolata attività investigativa, hanno notificato 14 informazioni di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili dei reati di  concussione e invasione terreni.

L’attività d’indagine ha consentito di accertare una serie di illeciti concernenti l’assegnazione, l’edificazione e l’occupazione di suoli e cappelle funerarie all’interno del cimitero di Caserta.

Tali illeciti sono stati posti in essere da vari soggetti, tra cui alcuni dirigenti e dipendenti del Comune di Caserta ed altre persone titolari di imprese edili private.

Uno dei “modus operandi” consisteva nel procacciare ignari acquirenti istigandoli a sottoscrivere una dichiarazione nella quale un soggetto affermava di voler cedere il suolo, di cui era assegnatario nel comune di Caserta, falsamente attestando che il subentrante era un parente entro il 6° grado di parentela.

Tale dichiarazione bastava al connivente dirigente del Comune per sottoscrivere la determina in cui si trasferiva il suolo da una persona all’altra che, indotta in errore, lo occupava.

L’attività investigativa ha consentito, ancora, di accertare che alcune cappelle, realizzate in zona sismica, non rispettavano la disciplina di progettazione per opere da realizzare in tali aree in modo da assicurare la perfetta stabilità e la sicurezza per la pubblica incolumità.

La posizione delle vittime dei raggiri, circa la fruizione dei loculi, sarà successivamente valutata dall’autorità giudiziaria.

Questa inchiesta è il proseguo di quella del 3 ottobre scorso quando tre indagati finirono agli arresti domiciliari: l’ex direttore del cimitero di Caserta Carmine Macrino, Alfredo Fiorillo e Filippo Della Peruta.

I tre sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere, truffa aggravata, abuso d’ufficio, falsità materiale ed ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici ed in certificati e autorizzazioni amministrative, corruzione, contraffazione ed uso di strumenti destinati a pubblica autenticazione, falsità in scrittura privata, occupazione sine titulo di suolo pubblico.

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