Caserta

Il ministro Franceschini a Caserta: “Bisogna salvare la Reggia”

Tre mesi di mandato quelli che vedranno impegnato Ugo Sorogni come commissario straordinario per mettere smembrare la Reggia di Caserta da tutto quello che ne blocca sviluppo e turismo.

E’ giunto insieme al ministro per i Beni culturali Dario Franceschini in città.

E’ stato Palazzo Castropignano la prima tappa fatta dal commissario e dal ministro: ad accoglierli il sindaco Del Gaudio, l’assessore al Turismo Napoletano ed il neo assessore alla Cultura Barbato. Un incontro strettamente privato durante il quale si è discusso di trasporti, aeronautica e zone adiacenti: “Sono – ha dichiarato Del Gaudio al termine dell’incontro – molto soddisfatto. La visita del ministro è un segnale importante di interesse per la città. Ho trovato una persona disponibile ed attenta ai problemi: per riordinare la Reggia c’è bisogno di fare sistema ed il piano che verrà attuato partirà dalla sintesi delle attività e proposte di questa amministrazione”.

100 milioni di euro, questa la cifra richiesta da Del Gaudio per la sistemazione del complesso vanvitelliano: “Ora il Ministero metta i soldi”.

Ma l’’Aeronautica deve restare qui. Sul tavolo del dibattito la questione Aeronautica che ha fatto tanto discutere di sé negli ultimi mesi. Una battaglia impugnata dallo stesso sindaco sin dal principio, determinato a tutti i costi nel voler lasciare l’Aeronautica lì dov’è: “Il ministro ci ha garantito – ha affermato – che l’Aeronautica resterà a Caserta. Noi abbiamo fatto le nostre proposte, la cosa sicura è che gli spazi interni vanno riordinati”.

E’ toccato poi al Palazzo vanvitelliano ospitare Franceschini e company: un incontro con la Soprintendenza a cui hanno presieduto anche il commissario Ept Lucia Ranucci ed il prefetto Carmela Pagano; poi un giro negli interni e visita alla scuola specialisti dell’Aeronautica militare. “Non è la prima volta – dichiara il ministro Franceschini – che vengo in visita alla Reggia. Ci sono stato in vesti di turista quando ero ragazzo: un monumento che non ha nulla da invidiare alla Reggia di Versailles”.

Illustra poi le linee programmatiche tese a garantire il ripristino del complesso: “Entro il 31 dicembre bisogna approvare – spiega – una norma di legge. Bisogna recuperare gli spazi interni più importanti e destinarli al pubblico, pensare a come riutilizzarli, e mettere in campo un progetto che riguarda tutta l’area circostante”.

La riforma che intende attuare è, per il ministro per i Beni culturali, un “investimento nazionale che farà del bene non solo a Caserta, ma all’intero Paese”.

Tra le questioni toccate anche quella della ferrovia, sicuramente da potenziare data anche la stretta vicinanza al Palazzo Reale: “Ci sono binari a 100 metri da qui: questo è oro per il turismo”.

Ma ai buoni propositi hanno fatto da contraltare polemiche non poco significative. Tra queste l’appello di un dipendente disabile: tra le tante cose la Reggia, in effetti, pecca della mancanza di barriere architettoniche valide. Una situazione non molto favorevole ancora di più se si considera l’altro tarlo: gli abusivi.

Il corridoio di ingresso del Palazzo, però, ha fatto a meno dei soliti venditori ambulanti: “Oggi la Reggia – ha concluso il ministro – è particolarmente libera dagli abusivi. Ma sono venuto molte volte senza preavviso: so com’è!

(Pina Monteforte)

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