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Scossa? No, terremoto! Campilongo “costretto” sulla panchina della Casertana

Se doveva essere una scossa, certo che lo è stata, ma di un “terremoto” di cui davvero non si avvertiva né la necessità, né l’impellenza in casa Casertana.

La società ha cercato di “presentare” Salvatore Campilongo come nuovo allenatore della prima squadra, ma non era poi così difficile immaginare che la cosa non sarebbe passata “liscia come l’olio”, dato il rapporto non idilliaco tra Campilongo e parte della tifoseria e della Città.

Campilongo è stato già a Caserta come calciatore prima, direttore generale poi ed infine come allenatore e, negli ultimi due ruoli, non ha certo brillato.

Ma quel che non gli viene perdonato è l’ingratitudine verso tifoseria e città mostrata a più riprese con gestacci in campo contro i supporter rossoblù quando da calcitore ha vestito la casacca del Frosinone e del Marcianise (il “dito medio” puntato verso i tifosi dopo aver segnato goal contro la Casertana) fino allo sputo sotto la curva  rossoblù da allenatore dell’Ischia.

Con queste premesse, si è avvertito subito che l’atmosfera nella sala stampa dello Stadio Pinto non era certo delle migliori. E così è stato tanto è che, nella conferenza stampa, la contestazione nei suoi confronti è subito scattata, senza alcun freno.

Assente il Presidente Giovanni Lombardi, inutilmente Pascarella e Corvino hanno tentato di riportare la calma. Vista allora la “malaparata”, Campilongo si è immediatamente alzato, affermando “Io non voglio mettere in discussione ed in difficoltà la società. Per questo motivo non accetto l’incarico”.

Apriti cielo!

Benzina sul fuoco il cui unico risultato è stato un furibondo battibecco tra i tifosi ed il DG Pannone (di cui poi Pannone in seguito si è scusato).

Costretti a sospendere la conferenza stampa e riparare precipitosamente nelle sovrastanti stanze in cui alberga la società, si è immediatamente tenuta una riunione per decidere sul da farsi (a cui ha partecipato telefonicamente anche Lombardi).

Alla fine, dietrofront!

Campilongo resta allenatore della Casertana e viene “costretto” a presentare le proprie scuse alla tifoseria ed alla Città: “Mi ha voluto la società per puntare in alto. Non andrò sotto la curva ad esultare come mi è stato chiesto dai tifosi; saranno loro a decidere quando finirà la mia “carcerazione”. Chiedo scusa alla città ed ai tifosi se ho fatto qualcosa che li ha offesi”.

Forse sarebbe bastato che queste scuse Campilongo le avesse fatte pubblicamente a tempo debito, dopo ogni singolo episodio di cui è stato protagonista in negativo, e non ora invece sotto la pressione della contestazione, per non apparire allo stato come “tardive”, “formali” e “non sincere”.

Ora si avverte una sorta di clima di “non belligeranza” che non tarderà certo ad essere infranto appena qualcosa non andrà per il verso giusto, soprattutto nel rettangolo di gioco.

Quel che però ci domandiamo: cui prodest?

E soprattutto, considerato l’attuale 5° posto in classifica della squadra e visto quanto dichiarato dallo stesso Campilongo (“Mi ha voluto la società per puntare in alto”), cosa ha allora chiesto al nuovo allenatore il presidente Lombardi (che sul sito a cui è solitamente prodigo di dichiarazioni – Tuttomercatoweb – ha affermato: “Mi assumo pienamente la responsabilità della scelta, ci metto la faccia. Ho visto che la squadra in 14 partite ha giocato con 14 formazioni diverse e con 5 moduli differenti. Io sono per un calcio più lineare, semplice, pragmatico” per poi aggiungere su Sportcasertano.itHo visto nelle ultime partite una squadra sbandata, e questo ovviamente è ascrivibile anche all’allenatore. Ringrazio Gregucci per quanto fatto fino ad oggi, ma la Casertana ha bisogno di maggiori sicurezze e di risultati che purtroppo non stanno arrivando” …il tutto – ci sia permesso! – rendendo francamente inutili le conferenze stampa a cui poi non partecipa)? Che la matricola Casertana deve vincere il campionato o, quanto meno, arrivare ai play-off? Sono allora cambiati gli obiettivi della società che, ad inizio della stagione sportiva, aveva ufficializzato di puntare su una salvezza tranquilla disputando un campionato “in cui togliersi parecchie soddisfazioni”?

Insomma, in questo marasma, gioverebbe sicuramente un po’ di maggiore chiarezza e “trasparenza”, per il bene di una società e di una squadra che ha riportato nella collettività cittadina (…e non solo!) interesse ed entusiasmo; quell’interesse ed entusiasmo per tanti, troppi anni sopito e persino mortificato.

(Vincenzo Gazzillo)

 

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