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Daniele Cavaliero a “Cestisticamente Parlando”.

Il Play/Guardia di Avellino Daniele Cavaliero, tra gli altri, è intervenuto a “Cestisticamente Parlando”, il magazine settimanale di Radio PRIMARETE Caserta (95.00 Mhz F.M. oppure in streaming su www.radioprimarete.it) in onda ogni martedì dalle 19,35 alle 20,55 (ed in replica il giovedì alle ore 00.05), condotto in studio da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto e Eugenio Simioli (con la regia di Imma Tedesco).

Daniele Cavaliero:

La vittoria contro Pistoia vi rimette in corsa per i playoff?

Sì, anche se sarà difficilissimo raggiungerli, perché dovremmo vincere altre tre partite da qui alla fine. Noi però ci crediamo e ce la metteremo tutta.

Credi dunque che l’ultimo posto utile sia a quota 26?

Non lo so, noi però ci crediamo, nonostante abbiamo un calendario non facile.

Come ti spieghi il vostro andamento altalenante in campionato?

Non me lo so spiegare, ma ci meritiamo la posizione in classifica che abbiamo. Noi siamo una squadra da corsa, chiamata a giocare ad alto ritmo. Dopo però la sconfitta in casa con Brindisi, siamo entrati in un loop di sconfitte e di prestazioni incolori.

Domenica il derby più drammatico degli ultimi anni?

Sì, vista la situazione di classifica delle due squadre. Ma noi abbiamo troppo bisogno dei due punti e, con tutto il rispetto per il lavoro che ha fatto Esposito e per gli amici che giocano a Caserta, non li lasceremo giocare su un tappeto rosso.

Cosa cambia con l’arrivo di Marques Green, tu agirai più da guardia?

Lui cerca di mettere la squadra al primo posto, e avevamo bisogno di una persona che mettesse in ritmo l’enorme talento che abbiamo. Io ora non sto giocando per scelte tecniche, però sono disposto a tutto per il bene della squadra, anche se non conosco ancora un giocatore che è contento di stare 40 minuti in panchina…

Le differenze tra Vitucci e Frates?

Abbiamo cambiato qualcosa, dato che le cose non andavano bene. Il nuovo coach punta molto sull’aggressività difensiva. Ci ha dato una svolta, spero si possa continuare su questa strada. Dispiace molto per coach Vitucci, ma questo purtroppo è lo sport ed il business.

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