Caserta

Trova un vecchio titolo di Stato e chiede un milione di euro alla Banca d’Italia

Astipe ca’ truove“.

Chissà quante volte le nostre mamme ci hanno ripetuto nelle orecchie questo vecchio detto che ci ha insegnato la parsimonia ed il risparmio al fine di non rimanere senza soldi, soprattutto al momento del bisogno improvviso.

Ed è un proverbio che sicuramente avrà da sempre rispettato ed osservato il Sig. Giuseppe Ferri, un casertano di 96 anni che vive con la figlia ed il genero, non essendo più autosufficiente per l’età.

Forse alla ricerca di qualche conforto nei ricordi di una vita, il Sig. Giuseppe qualche tempo fa si è messo a rovistare in un cassetto alla ricerca di una scatola ove aveva conservato delle vecchie foto. E mentre le rimirava, ha trovato tra queste anche una gradita sorpresa e cioè un certificato obbligazionario pubblico dello Stato italiano, emesso il primo aprile del 1950, pari a 100 buoni unitari con rendita annua del 5%.

Allertati i familiari, questi, calcolatrice alla mano, si sono messi a “far di conto” e tale titolo avrebbe oggi il valore di oltre un milione di euro.

Una manna dal cielo!

I familiari di Giuseppe si sono allora immediatamente rivolti ad uno studio legale per procedere all’incasso dalla Banca d’Italia a cui hanno presentato una diffida, chiedendo la riscossione del credito.

Sarà in verità arduo per il Sig. Giuseppe riscuotere il credito, considerato che ogni titolo di Stato ha validità decennale e/o ventennale e si estingue dopo 10 anni dalla data di scadenza (così come, dopo 5 anni sempre dalla data di scadenza, si estinguono anche gli interessi maturati).

Ma volete mettere la soddisfazione di sentirsi milionario, anche solo per un giorno? E poi, sperare non costa nulla, anzi… La voglia di lottare può allungare la vita.

Auguri, Sig. Giuseppe!

 

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