Caserta

Bufera a Caserta: il consiglio comunale non approva il bilancio e Del Gaudio cade

Tanto tuonò che piovve…

Il Consiglio Comunale di Caserta, chiamato a votare il Bilancio Consuntivo 2014, dopo l’analisi del collegio dei revisori dei Conti, ha decretato la fine dell’esperienza dell’Amministrazione Del Gaudio.

E’ stata una lunga seduta consiliare in cui le valutazioni dei revisori in merito ai debiti fuori bilancio – peraltro non comunicate preventivamente al Consiglio – sono state oggetto di incongruenze ed incomprensioni.

Poi, tanto per gettare altra benzina sul fuoco, sono arrivate anche le dimissioni, immediate ed irrevocabili del Presidente del Consiglio Comunale Gianfausto Iarrobino dopo le sue oramai note divergenze con l’esecutivo.

La seduta è iniziata con una pregiudiziale presentata dal consigliere Cobianchi che, in accordo con tutta l’opposizione, ha chiesto alla Presidenza ed al Segretario Martino, per quali motivi il Consiglio non fosse stato chiamato a rispondere in merito all’analisi debitoria riscontrata dai revisori dei conti. Dopo oltre 4 ore di discussione, il nuovo Capogruppo Pd, Enrico Tresca, con una mossa tattica, ha convinto Cobianchi a ritirare la sua pregiudiziale, facendo così in modo che l’intero Consiglio potesse votare, senza ulteriori indugi, il Bilancio Consuntivo 2014.

Così è stato ed il risultato è stato funesto per la Giunta Comunale di Caserta con il risultato di 13 voti per la squadra di Pio Del Gaudio e 16 per l’opposizione.

Ora “il pallino” passa nelle mani del Prefetto che dovrebbe attivarsi per lo scioglimento del Consiglio Comunale, a meno che il Sindaco non riesca a convocare una nuova seduta consiliare entro, e non oltre, il 28 Maggio.

Così l’Amministrazione Del Gaudio, “a conti fatti”, ha subito la stessa sorte delle precedenti targate Falco e Petteruti con l’aggravante dell’approssimarsi del voto regionale che mette in mostra una lacerazione non più mascherabile nell’ambito del centrodestra.

Da sottolineare che l’oramai ex-sindaco Del Gaudio, in tale occasione, non ha potuto fare affidamento neanche sul voto favorevole dei consiglieri Piscitelli e Bologna, assenti proprio in questa seduta consiliare, risultata “decisiva” per le sorti dell’amministrazione comunale.

A seduta ormai sciolta, gli assessori comunali Vincenzo Ferraro (vicesindaco), Nicoletta Barbato, Emilio Caterino, Giuseppe Greco, Stefano Mariano, Pasquale Napoletano, Massimiliano Palmiero, Massimo Russo e Lucio Santangelo – come riportato in una nota stampa – “con senso di responsabilità, visto l’esito della votazione sul Bilancio Consuntivo in Consiglio Comunale, hanno rassegnato le proprie dimissioni per consentire al sindaco Del Gaudio di avviare una serena e ampia riflessione sulle iniziative più utili ad affrontare le scadenze dei prossimi giorni“.

E l’ex-sindaco?

“Mi aspettavo – ha dichiarato Pio Del Gaudio – l’esito di questo voto, considerate le naturali fibrillazioni della campagna elettorale. Mi auguro che responsabilmente le formazioni politiche della mia coalizione, a livello nazionale, regionale e provinciale, possano comprendere gli effetti negativi che la caduta dell’unica amministrazione di capoluogo in Campania guidata dal centrodestra può imprimere alla campagna elettorale. Sono certo che – ha concluso – in particolare il mio partito, al quale orgogliosamente appartengo e che si appresta a dare un caloroso benvenuto al Presidente Berlusconi, saprà lavorare per il meglio al fine di evitare alla città di Caserta l’interruzione del suo percorso di risanamento e il baratro di un anno di commissariamento”.

Quel che è certo è che, al di là di tutte le chiacchiere, la venuta del leader maximo a Caserta coincide proprio con una “bella figura di …”

Ad maiora, semper!

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