Politica Provincia di Caserta

Sciolto il Consiglio Comunale di Sant’Arpino

Dopo il provvedimento dello scorso 11 marzo con cui il Prefetto di Caserta Carmela Pagano ha dichiarato decaduto dalla carica di Sindaco di Sant’Arpino (CE) Eugenio Di Santo – a seguito della bocciatura del ricorso presentato alla Cassazione dai legali dell’ex-primo cittadino contro la condanna ad un anno e 6 sei mesi emessa dal Tribunale Napoli Nord – ed avviato l´iter con la contestuale richiesta al ministero dell´Interno di scioglimento del consiglio comunale, in queste ore il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Sant’Arpino.

Questo il testo del decreto:

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA    

Considerato che nelle consultazioni elettorali del 26 e  27  maggio 2013 sono stati eletti il consiglio comunale di Sant’Arpino (Caserta) ed il sindaco nella persona del sig. Eugenio Di Santo;   

Vista la sentenza pronunciata dal Tribunale di Napoli Nord in  data 19 maggio 2014, depositata il 3 giugno 2014, divenuta irrevocabile indata 19 febbraio 2015, con la quale  il  predetto  amministratore  e’stato condannato per uno dei delitti di cui  all’art.  10,  comma  1,lett. c) del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235;   

Considerato che detta sentenza comporta,  ai  sensi  dell’art.  11,comma 7, del sopracitato decreto legislativo, la decadenza di diritto dalla carica di sindaco dalla data di passaggio  in  giudicato  della medesima;   

Ritenuto,  pertanto,  che  ai  sensi  dell’art.  53   del   decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ricorrano  gli  estremi  per  far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;  

Visto l’articolo 141, comma  1,  lettera  b),  n.  1,  del  decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;   

Sulla proposta del  Ministro  dell’interno,  la  cui  relazione  e’allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante                                

Decreta:    

Il consiglio comunale di Sant’Arpino (Caserta) e’ sciolto.      

Dato a Roma, addi’ 17 aprile 2015                               

MATTARELLA                                              Alfano, Ministro dell’interno

Adesso, visto che non è possibile includere il Comune di Sant’Arpino nella imminente tornata amministrativa del 31 maggio e che quindi le nuove elezioni si svolgeranno presumibilmente il prossimo ottobre, due sono le possibilità fino alle nuove elezioni: o restano comunque in carica il consiglio comunale e la giunta con il vicesindaco che svolge le funzioni di primo cittadino oppure il Prefetto provvede ad horas alla nomina di un commissario prefettizio.

L’ex-sindaco Eugenio Di Santo aveva patteggiato una condanna ad un anno e sei mesi di carcere per aver pressato Francesco Mottola, titolare della “Marty Srl“, ditta che si era aggiudicata l’appalto per la mensa dell’Istituto scolastico comprensivo, affinché gli venisse regalato un braccialetto di diamanti dal valore di due-tremila euro.

Ora la collettività di Sant’Arpino si augura che per il Comune si apra una nuova e diversa stagione politico-amministrativa.

Condividi!