Cronaca Marcianise

Incidente stradale a Nola: morti due operai casertani

E’ di due operai morti e tre feriti il bilancio dell’incidente stradale avvenuto sulla statale 7 bis Nola-Villa Literno, nel comune di Nola, in corrispondenza del km 43,150.

I feriti, ricoverati in codice giallo presso l’Ospedale di Nola, sono due operai e l’autista del tir, che ha travolto i lavoratori, mentre un terzo operaio risulta illeso. I due operai, che hanno riportato fratture quando sono rovinati a terra probabilmente per il violento spostamento d’aria generato dal tir, dopo le cure del caso sono stati dimessi con sette giorni di prognosi.

Le vittime sono: Antonio Di Maio, 58 anni, residente a Marcianise in zona Loriano alla via Orefice, e Roberto Mottola, 36 anni, sposato e padre di due figli, residente in via Cavour a Capodrise. I tre feriti sono tutti di Marcianise ed hanno 31, 51 e 59 anni. Erano tutti e cinque impiegati in una ditta sub appaltatrice dell’ANAS.

Il traffico, in direzione di Nola, è stato deviato con indicazioni sul posto con uscita obbligatoria verso il CIS di Nola.

L’ANAS ha fatto sapere che il sinistro – sulle cui cause sono in corso accertamenti – è avvenuto in maniera autonoma: il mezzo pesante, probabilmente fuori controllo, ha travolto il personale dell`impresa che, per conto di ANAS, stava eseguendo interventi di pulizia delle cunette, causando il decesso di due addetti ai lavori.

L’autista del tir, un 51enne palermitano, è ricoverato sotto shock in ospedale. Al momento è riuscito solo a dire “Non ho visto il cantiere!“. Le forze dell’ordine stanno cercando di capire a quale velocità viaggiasse il mezzo e se l’uomo avesse assunto alcolici o sostanze psicotiche. Già sentiti dalla polizia stradale l’unico operaio rimasto illeso (il cosiddetto “moviere”, quello cioè della squadra di pulizia che provvede a segnalare i lavori in corso) ed alcuni automobilisti di passaggio al momento dell’incidente.

La Polizia stradale lavora su più fronti: dall’ipotesi di una carenza di segnalazione del cantiere in movimento a quella della percezione alterata della realtà da parte dell’autista, fino alla velocità del mezzo, verificabile solo dopo l’esame nelle prossime ore del cronotachigrafo, la “scatola nera” dei mezzi articolati. Il passaggio del tir, del resto, è avvenuto mentre la squadra era a lavoro tra la corsia di emergenza e quella di marcia. Sotto esame anche i tabulati del cellulare del conducente dell’autoarticolato nell’eventualità che lui si sia distratto per l’uso del telefonino.

Al vaglio degli investigatori anche i rapporti di lavoro degli operai con la ditta che stava eseguendo i lavori di manutenzione ordinaria e di pulizia per conto dell’ANAS.

Dopo Carrara, adesso è Nola – ha dichiarato Andrea Lanzetta, segretario della Feneal Uil di Napoli e Campania – a piangere altri due operai morti sul lavoro. Siamo giunti a un punto di non ritorno. Questi morti sono l’ennesima prova che siamo di fronte a una vera e propria mattanza. Investiremo tutte le istituzioni di qualsiasi ordine e grado affinché chi è responsabile della tutela dei lavoratori ed è preposto a garantire loro la sicurezza nei luoghi di lavoro, paghi per le proprie mancanze. Per questo motivo, giovedì 28 aprile scenderemo in piazza per ricordare la vittime che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro. Al grido di “Ora basta!” – ha concluso – difenderemo la memoria di tutti quegli operai che oggi non ci sono più e ribadiremo la nostra ferma richiesta di avere garantita la massima sicurezza sul lavoro”.

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