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La JuveCaserta punisce Edgar Sosa che si scusa nuovamente con i tifosi

Aveva caratterizzato in negativo una giornata già balorda dal punto di vista sportivo con una JuveCaserta strapazzata al Palamaggiò dalla formazione varesina che si è confermata essere in questo anno la vera “bestia nera” dei bianconeri casertani.

93 a 74 era finito il match d’andata con una bruciante sconfitta che reclamava “vendetta” nel match di ritorno. Invece, sebbene la formazione casertana fosse più in palla di quella lombarda, Varese ha maramaldeggiato anche a Pezza delle Noci vincendo per 80 a 86.

E. come se non bastasse, protagonista in negativo è stato anche Edgar Sosa che, fischiato da una parte del pubblico tra primo e secondo periodo, ha risposto mostrando il dito medio ai “contestatori” di una sua prova assai poco incisiva. Un gestaccio che non è concesso a chicchessia e, meno che mai, ad un giocatore professionista, addirittura poi ai danni del pubblico amico.

In merito, nel dopopartita, Sandro Dell’Agnello, in qualità di coach della squadra, ha cercato di minimizzare (“Per quanto poi riguarda Sosa, io – ha affermato il tecnico – sinceramente non ho visto cosa è successo. So solo però che, quando è rientrato in campo nel terzo quarto, ha chiesto scusa e spero che qualcuno l’abbia visto”), ma la presidenza della società non poteva certo esimersi dal prendere un severo provvedimento ai danni del dominicano, sperando che ciò non abbia mai più a ripetersi.

Questo il comunicato ufficiale della società casertana:

“La Juvecaserta Pasta Reggia, nello stigmatizzare il gesto di reazione del giocatore Edgar Sosa verso i sostenitori bianconeri, ha adottato un provvedimento disciplinare nei confronti dello stesso giocatore. «Nell’accettare la sanzione comminatami – ha affermato Edgar Sosa –  sono dispiaciuto per quanto successo. Io ogni giorno gioco duro e lotto per Caserta,  per vincere le partite per noi, per i tifosi, per la Juvecaserta e per fare i play-off. Per me è stato difficile sentire fischiare i tifosi nel primo e nel secondo quarto. Tutti stavamo giocando male in quel momento, non solo io. Mi sono arrabbiato quando ho sentito i fischi rivolti a me e ho reagito in quel modo e mi scuso nuovamente, come già fatto nell’intervallo della gara».

(Francesco Gazzillo)

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