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Solo pareggio a Catania per buona Casertana a cui non vengono concessi due rigori netti

Dopo la vittoria nel derby al Pinto contro l’Avellino, la Casertana è chiamata a tornare a fare punti anche in trasferta ove, nelle ultime quattro partite, ha purtroppo collezionato solo un punto (non sempre esclusivamente per propri demeriti), non facendo “sorridere” la propria classifica come avrebbe potuto. L’avversario di turno è quel Catania che, prima che iniziasse il campionato, era indicato come una delle squadre che avrebbe lottato per la promozione diretta in serie B e che ora invece, dopo 15 giornate di campionato, è a -20 punti dalla capolista Reggina. Si gioca a “porte chiuse” con totale assenza di pubblico, per disposizione della Prefettura della città siciliana visti i problemi della società etnea con i propri stewards il che dovrebbe penalizzare i padroni di casa che, dalla spinta del pubblico, hanno tratto linfa vitale per il loro percorso interno, realizzando ben 17 dei venti punti che hanno in classifica (con una partita da recuoperare, quella di Pagani, non disputata il 3 novembre).

Le due squadre si schierano con lo stesso modulo 3-5-2. Mister Ginestra deve rinunciare a Rainone, Castaldo e Cavallini, ancora infortunati, ma può contare su Laaribi che ha scontato la squalifica. In avanti, va in campo tocca ad Origlia – come nel derby – fare coppia con il diffidato Starita mentre Floro Flores parte ancora dalla panchina. Mister Lucarelli deve rinunciare agli squalificati Bucolo e Di Piazza ed agli infortunati Sarno, Welbeck e Mbende,  maggiormente utilizzati nelle ultime partite. Lodi e Marchese vengono fatti sedere inizialmente in panchina. In attacco, vengono schierati Curiale con Catania per il quale arriva il sospirato esordio dal 1’.

Parte a testa bassa il Catania che al termine di una manovra sporcata da qualche pozzanghera di troppo va– al 2’ – alla conclusione con Rizzo e la palla sfiora il palo alla destra di Crispino. Al 7’ Biondi se ne va in progressione e si porta al tiro che avrebbe centrato lo specchio se non ci fosse stata la deviazione di un falchetto che provoca il primo angolo della partita. Al 10 ci prova ancora Rizzo dalla distanza con la sfera che si alza sopra la traversa rossoblù. I falchetti prediligono giocare sulla fascia sinistra dove Laaribi e Zito sono costretti agli straordinari per lottare sia contro gli avversari sia contro il terreno di gioco che col passare dei minuti diventa sempre più pesante. I falchetti puntano sul pressing alto per spegnere sul nascere le iniziative rossoblù ed allora gli uomini di Lucarelli provano a scavalcare il muro difensivo con lanci in profondità ma Silva e Caldore fanno buona guardia sulle incursioni rosso-azzurre. Al 15’ Zito si presenta davanti a Furlan, ma il suo esterno sinistro si perde a lato della porta catanese. Al 18’ Origlia lancia in profondità Starita dopo un errore di Rizzo, ma l’attaccante casertano viene fermato da Pinto proprio al momento della battuta a rete. Un minuto dopo ancora Starita ci prova dalla lunga distanza, ma il suo tiro termina alto. Alla mezz’ora, lungo lancio di Santoro verso Zito che, aggancia la palla, ma a sua volta è agganciato in area da Biondi. Zito rimane a terra (per l’esterno rossoblù c’è necessità dell’intervento dello staff sanitario) ed i rossoblù chiedono il rigore, ma l’arbitro non è dello stesso avviso. Al 34’ c’è il vantaggio della Casertana. La solita punizione concertata da Laaribi e Zito viene calciata da quest’ultimo che spedisce in mezzo all’area la palla che, dopo aver toccato terra, trova l’inzuccata vincente di Caldore che la deposita in rete. Palla al centro e lo stesso Caldore tiene a bada un tentativo di Curiale che mette a lato. Il Catania impiega gli ultimi minuti della prima frazione nell’assalto alla metà campo rossoblù, ma esalta le qualità di incontrista di D’Angelo che coordina la resistenza ospite. Al 44’ lo stesso D’Angelo è chiamato alla conclusione a rete da Starita, ma l’ex Avellino che arriva in corsa non trova la coordinazione giusta. Non succede più nulla fino alla fine del tempo che si chiude con ilo meritato vantaggio della Casertana.

Si riprende con gli stesi protagonisti della prima frazione e col Catania ancor più determinato a portare la partita sul piano dell’equilibrio. Al 1’ Zito deve intervenire in scivolata per chiudere su Biondi lanciato in avanti. Il pareggio arriva al 3’ grazie ad uno svarione difensivo (l’unico dell’intero incontro) della retroguardia rossoblù. Una punizione dalla fascia sinistra viene battuta da Mazzarani che manda la sfera nell’area piccola dove si scatena una clamorosa carambola tra tre giocatori casertani fino a quando il pallone non capita fortuitamente sul piede di Curiale che opera un  elementare tap-in, spedendolo in rete. Ginestra manda a scaldare tre uomini della panchina e, dopo neanche 10’, Paparusso e Clemente vanno a rilevare Origlia e Clemente. Catania ancora pericoloso – sempre con Curiale – di testa, questa volta in seguito ad azione d’angolo. Al 13’ Starita viene vistosamente strattonato in area di rigore dal già ammonito Pinto, con la maglietta che si espande in maniera evidente per ben due volte, ma per il signor Moriconi (e l’assistente Salvalaglio, proprio vicinissimo all’azione) non c’è azione fallosa. E’ invece rigore netto, senza  se e senza ma, e Ginestra protesta vivacemente, ma  viene sanzionato con il giallo. Al 15’ Zito, nella sua nuova posizione di mezz’ala, chiama alla corsa Paparusso il cui traversone viene neutralizzato da Furlan. Al 25’ una magia di Mazzarani mette Catania in condizione di battere a rete da comoda posizione, ma l’attaccante spara alto. Stessa sorte per un tentativo di Dall’Oglio qualche istante dopo. Lucarelli manda nella mischia Lodi e Barisic al posto rispettivamente di Mazzarani e Catania. Ginestra risponde con Antonio Floro Flores che dà il cambio ad un esausto Starita. Il neo entrato Barisic al 33’ indossa nella stessa azione prima il ruolo di assist-man e poi quello di finalizzatore, ma al momento di concludere spara alto. Il Catania prova ad alzare il ritmo per cercare l’assalto finale e Ginestra inserisce anche Matese, dal momento che Adamo ha finito la benzina per arginare le incursioni sulla fascia destra. Quattro i minuti di recupero assegnati dal direttore di gara e cominciano i brividi per i falchetti che spesso hanno pagato l’extra time con delle beffe indicibili. Ma stavolta non è così e la Casertana esce indenne dal deserto stadio catanese.  Ora, neanche il tempo di rientrare a casa che mercoledì pomeriggio alle ore 15.00 c’è l’impegno di Coppa Italia di serie C a Catanzaro contro i locali in gara unica per poi attendere l’arrivo della Paganese al Pinto domenica prossima alle ore 17.30.

Nel dopopartita, si presentano in sala stampa mister Ciro Ginestra e Marco Caldore per la Casertana F.C. e Davis Curiale per il Catania:

Pubblicato da Casertana F.C. su Domenica 24 novembre 2019

Catania – CASERTANA 1-1

CATANIA (3-5-2): Furlan; Silvestri, Biagianti (63’ Di Molfetta), Esposito; Biondi (63’ Calapai), Dall’Oglio, Rizzo, Mazzarani (73’ Lodi), Pinto; Catania (73’ Barisic), Curiale. A disp. Martinez, Noce, Pino, Marchese, Fornito, Llama, Rossetti. All. Cristiano Lucarelli

CASERTANA (3-5-2): Crispino, Longo, Silva, Caldore; Adamo (87’ Matese), D’Angelo, Santoro, Laaribi (54’ Clemente), Zito; Starita, Origlia (54’ Paparusso). A disp. Zivkovic, Galluzzo, Ciriello, Gonzalez, Zivkov, Varesanovic, Floro Flores. All. Ciro Ginestra

ARBITRO: Davide Moriconi di Roma2. Assistenti: Massimo Salvalaglio di Legnano e Riccardo Vitali di Brescia

RETI: 36’ Caldore (CE); 3’ st Curiale (CT)

NOTE: pomeriggio coperto, terreno allentato a causa delle abbondanti precipitazioni cadute nelle ore antecedenti la gara; totale assenza di spettatori per disposizione del GOS di Catania; angoli 6-2; ammoniti Curiale, Pinto, Silvestri ed Esposito (CT), Origlia, Floro Flores e l’allenatore Ginestra (CE) ; recupero pt 1’ e st 4’

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  • Mercoledì 27 novembre, alle ore 14.50, con “DIRETTA STADIO CALCIO” per i flash della partita (gara unica) di Coppa Italia di Serie C Catanzaro – CASERTANA e le interviste del dopopartita a cura di Stefanino De Maria e Cesare Monteleone. Regia di Lorenzo Schiavone. 

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