Caserta Cronaca

Travolto da un pesante ramo staccatosi da un albero nel Parco della Reggia, muore sul colpo un operaio impegnato nella potatura

Ancora un incidente sul lavoro, ancora una morte che poteva – e doveva! – essere evitata!

Mohamed Hasdi, operaio 49enne di nazionalità marocchina, era impegnato della Reggia di Caserta nella potatura di uno dei grossi alberi che compongono il prezioso patrimonio naturalistico del Parco per conto della ditta esterna incaricata della manutenzione.

Per cause da accertare, verso le ore 15.30 di questo venerdì Hasdi è stato colpito in pieno da un pesante ramo staccatosi da un albero sottoposto a potatura ed è caduto al suolo.

Le urla dell’operaio hanno richiamato l’attenzione dei suoi compagni di lavoro che, oltre a tentare di prestargli immediatamente soccorso, hanno prontamente lanciato l’allarme.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118, i tecnici dell’Asl ed i carabinieri, ma per Hasdi non c’è stato purtroppo nulla da fare se non constatarne il decesso.

Mohamed Hasdi, residente a Casapulla, era dipendente di una ditta esterna al plesso vanvitelliano con regolare contratto di assunzione.

Sul caso la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo d’inchiesta per accertare eventuali responsabilità di terzi nella morte bianca con i carabinieri della Compagnia del Capoluogo che hanno effettuato i rilievi tecnici del caso.

A seguito del sopralluogo è stato accertato l’utilizzo da parte della vittima dei dispositivi di protezione individuale.

Il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma, trasferita presso l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” per l’esame autoptico.

La Reggia di Caserta – si legge in una nota della direzione diramata nei minuti successivi alla tragedia – esprime tutto il proprio cordoglio e vicinanza ai familiari ed ai colleghi della vittima“.​

L’incidente alla Reggia rende ancora più pesante il bilancio degli infortuni sul lavoro. Nella sola Campania, da gennaio ad agosto 2021, sono state 81 le denunce per infortuni mortali sui luoghi di lavoro presentate all’Inail regionale: un dato purtroppo in aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 quando le denunce per morti sul lavoro erano state 71.

Questa è l’ennesima morte sul lavoro – ha dichiarato Matteo Coppola segretario generale della Cgil di Caserta – che registriamo a Caserta negli ultimi mesi. È una strage infinita!  Da mesi come Cgil chiediamo un intervento deciso delle istituzioni, locali e nazionali.  Quanto sangue dovrà ancora essere versato per mettere in campo azioni decise, serie, programmatiche per fermare questa strage? Il terrificante dato registrato dalla provincia di Caserta per morti sul lavoro, una delle maggiori incidenze in Italia come certificato anche dall’Inail, non fa che peggiorare. Non si può più attendere che venga rilanciato il tavolo interistituzionale con prefettura, enti coinvolti e parti sociali, sulla sicurezza sul lavoro. È necessario che si assumano immediatamente ispettori e medici negli ispettorati sul lavoro. Non bastano più buone intenzioni e rassicurazioni. Vigilanza serrata sugli appalti, sul rispetto delle norme di sicurezza, patente a punti per le aziende, nuovo personale di controllo. Sono azioni che possono e devono essere messe in campo sin da subito. Lo dobbiamo – ha concluso – alle decine di donne e uomini che hanno perso la vita sul luogo di lavoro“.

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